Il prof. Sergio Astori, psichiatra e psicoterapeuta, docente all’Università Cattolica ha incontrato le studentesse e ospiti del Conservatorio SS. Concezione lo scorso 22 febbraio.

Oggi si parla molto, e spesso impropriamente, di resilienza. Che cosa si intende con questo termine? E come può esprimersi questo concetto anche in un contesto universitario?

Tanti giovani sono colpiti da una comunicazione che insiste sul loro dover essere a tutti i costi performanti, capaci di rialzarsi da soli rispetto alle fatiche della vita. L’Università e il mondo educativo possono invece essere il luogo della resilienza solo se il futuro si costruisce insieme, in una rete di relazioni e affetti, supportando la vulnerabilità di cui ciascuno e ciascuna di noi è portatore per trasformarla in talento, per sé e per gli altri. Essere nell’amore di qualcuno è la prima grande forma di cura.

Come si scopre il proprio talento?

Anzitutto leggendo: sia le pagine della storia che noi stessi. Dobbiamo guardare sia alla nostra storia personale che a quella collettiva, osservando come i drammi possono essere superati e superabili. È necessario guardare al domani con speranza, ma che deve essere una speranza realistica. Mettersi in contatto con il proprio talento significa poterci realizzare in maniera unica, scoprire qualcosa che ci fa sentire vivi. Il talento coincide con l’amore e la realizzazione.

Cosa sono le #ParoleBuone e perchè sono importanti? Come possiamo essere ambasciatori e ambasciatrici di parole buone?

Le #ParoleBuone (www.parolebuone.org) sono la scommessa di un linguaggio che sa essere inclusivo, rispettoso e accogliente. Brevi messaggi che ci aiutano a soffermarci per poi ripartire. In un momento di trauma collettivo come quello della pandemia mi sono accorto di quanto fosse necessario mettere al sicuro delle parole, perchè una comunità può rinascere solo a partire da un linguaggio comune. Dopo una prima fase di diffusione solo online durante i mesi di lockdown, oggi le Parole buone possono trovare anche uno spazio nei nostri luoghi, nelle città e nella comunità accademica. Dispositivi molto semplici ma che possono aprire strade nuove.

A cura di Silvia Sanchini

Foto: Vincenzo Giambarresi (grazie!)

Per approfondire:

S. Astori, “Resilienza. Andare oltre: trovare nuove rotte senza farsi spezzare dalle prove della vita”, San Paolo 2017

S. Astori, “Parole buone”, San Paolo 2020

S. Astori, “Lessico resiliente”, San Paolo 2022

en_GB