Ringraziamo Francisca Jung Jinyuong per averci accompagnato nella Domenica delle Palme, ingresso nella Settimana Santa, con queste sue riflessioni che ci aiutano a pregare e meditare.
Care sorelle, ci siamo riunite in un unico luogo per meditare il Vangelo di DOMENICA DELLE PALME (il 2 aprile). Si tratta della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo secondo Matteo.
Mt 26,14-27,66.
Nel lungo brano del Vangelo, oggi meditiamo le parole di chi parla a Gesù. Peccatori come noi. Iniziamo il nostro cammino di preghiera e meditazione, affidandoci a nostra Madre Maria, che è sempre con lo Spirito Santo.
Preghiamo.
Dio mio Padre, mio Signore, Gesù Cristo.
Oggi ci riuniamo insieme per meditare le parole della Passione di nostro Signore Gesù Cristo. Infondi nel nostro spirito, la tua grazia. //
(Dal Vangelo secondo Matteo)
«Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.»
(Preghiamo)
Signore, tutto ciò che abbiamo da offrirti è un cuore contrito, un cuore spezzato. Te lo chiediamo anche noi. «Dove vuoi che lo prepariamo per te?»
(Meditiamo in silenzio) //
(Dal Vangelo secondo Matteo)
«Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto»».
(Preghiamo)
Signore mio Padre, perdonaci.
Anche questo lo abbiamo detto tante volte proprio come i discepoli ogni volta che ti abbiamo tradito commettendo peccati quotidiani.
«Sono forse io, Signore?»
Gesù Cristo mio Signore, perdonaci.
(Meditiamo in silenzio)
(Dal Vangelo secondo Matteo)
«Allora Gesù disse loro: «Questa notte per tutti voi sarò motivo di scandalo. Sta scritto infatti: “Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”. Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea».
Pietro gli disse: «Se tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerò mai». Gli disse Gesù: «In verità io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti i discepoli».
(Preghiamo)
Signore, cosa possiamo assicurarti? Cosa possiamo promettere davanti a te? Come possiamo vantarci davanti a te di avere una fede migliore degli altri?
Eppure lo diciamo ogni giorno. «Se tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerò mai», «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò».
Dio, nostro Salvatore Gesù Cristo. Ci pentiamo della nostra arroganza. Guarda la nostra debolezza e perdonaci.
Salvaci, Signore, nostra salvezza.
(Meditiamo in silenzio) //
(Dal Vangelo secondo Matteo)
«Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anzian
i del popolo. Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». Subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono.»
(Preghiamo)
Signore, mi chiami amico anche se conosci il mio cuore pieno di peccati. Anche io così, mentre dico «Salve, Rabbì!» e ti bacio, però dentro faccio quello che voglio fare. Oh, Signore mio Padre. Aiutaci a realizzare quanto ti ferisce persino il più piccolo peccato.
(Meditiamo in silenzio) //
(Dal vangelo secondo Matteo)
«I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro Gesù, per metterlo a morte; ma non la trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: “Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”». Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Ma Gesù taceva.».
(Preghiamo)
Signore, quante volte ci lamentiamo con te come se fosse colpa tua quando in realtà è successo a causa dei nostri peccati. E diciamo anche a te, che hai sopportato i nostri peccati. «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?»
E alla fine, grido così al mondo. «Sia crocifisso!»
Dio mio Padre, perdonaci.
(Meditiamo in silenzio) //
(Dal Vangelo secondo Matteo)
«Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Poi, seduti, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei».
Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio!”». Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo».
(Preghiamo)
Signore. Lo diciamo spesso quando ti incontriamo nella nostra vita. «Salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!». Quando vediamo qualcuno più vicino a te di noi, qualcuno che è disposto a condividere il tuo amore più con il prossimo di quanto non facciamo con noi stessi, lo diciamo per nascondere la nostra indifferenza. Lo diciamo per nascondere i nostri peccati. «Salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!»
Signore, fa’ che ti riconosciamo quando ti incontriamo vivo nella nostra vita. E rispettiamo e amiamo la vita dei nostri fratelli e sorelle che sono esempi.
(Meditiamo in silenzio) //
Padre nostro nei cieli
Lascia che ti amiamo più di ogni altra cosa al mondo.
dimoriamo in profondità in te che soffri
Che possiamo essere uno con te all’infinito.
Orsù dunque, Signore, facci godere insieme la gloria della tua risurrezione.
Per Cristo nostro signore Amen.
Francisca Jung Jinyuong
Domenica delle Palme 2 aprile 2023
Conservatorio SS. Concezione
Gruppo Preghiera